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Editore: LEG Edizioni
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788861027565
Data di pubblicazione: 30/09/2022
Numero pagine: 294
Collana: Presente/Passato
Il controllo del passato, sosteneva George Orwell, è garanzia di dominio nel tempo presente. Muovendo da tale massima, questo volume presenta un'analisi della memoria storica in Italia, al tempo della cosiddetta Seconda Repubblica. In virtù di una meticolosa ricerca condotta prevalentemente su fonti a stampa, l'indagine si concentra su usi e abusi pubblici della storia del Novecento italiano, con particolare riguardo agli eventi di maggiore cesura: i due conflitti mondiali, il Ventennio fascista, la Resistenza. All'insegna di quali rapporti di forza le maggiori culture politiche e i più accreditati intellettuali del Paese hanno interpretato questi momenti cardine della storia nazionale? Quali narrazioni, argomentazioni e memi sono stati agitati per consolidare, plasmare, trasformare il senso comune storico? E in quali termini ne hanno risentito le coordinate identitarie collettive? La panoramica complessiva mira a rispondere a queste domande, prendendo in considerazione la realtà nazionale. Il mosaico è integrato poi da un'angolatura locale, espressa mediante un focus sul Friuli e sulla Venezia Giulia, prezioso osservatorio dal quale ricostruire tanto la memoria delle guerre di ieri, quanto le dinamiche della «guerra della memoria» di oggi. Dalle rivendicazioni apologetiche della Resistenza alla mitopoiesi etnoregionalista promossa dalla Lega Nord, dal dibattito «revisionista» al trionfo del «paradigma vittimario», protagonisti e comparse del dibattito pubblico hanno manifestato le sensibilità più diverse, accomunate tuttavia dall'adesione a un orizzonte di senso autenticamente post-nazionale. E se, specchiandosi nel suo passato prossimo, l'Italia si accorgesse di non esistere più?
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