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Editore: Morlacchi
Reparto: Filosofia occidentale moderna
ISBN: 9788860747464
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: 156
Questo saggio filosofico di Sergio Guarente è incentrato sul "sotterraneo" ma ineludibile legame tra Friedriche Nietzsche e Carlo Michelstaedter, che concerne, in primo luogo, l'"urgenza" etico-politica della definizione di una diagnosi - e conseguentemente di una terapia - della "malattia" della modernità infelice, con la sua inautenticità e il suo impedimento alla possibilità di una vita autentica e liberata. In tal senso, L'Anticristo e La persuasione e la rettorica costituiscono le opere emblematiche, puntualmente analizzate nei primi due capitoli del saggio, della comune disamina dei due pensatori, riguardante il drammatico stadio di décadence a cui è giunta la civiltà borghese. Ma, se entrambi gli autori cercano, con appassionata "radicalità", di intravedere l'impervio sentiero della liberazione e del ritrovamento di un nuovo modello di esistenza, profondamente "palingenetico" rispetto agli esiti decadenti e "patologici" della modernità, divergenti e non conciliabili appaiono le rispettive terapie, le vie al raggiungimento della salute. Il terzo e conclusivo capitolo del saggio si focalizza su un avvincente e originale confronto tra i due autori.
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