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Editore: Donzelli
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788860365606
Data di pubblicazione: 10/12/2010
Numero pagine: 345
Traduttore: Spinoglio C.
Collana: Saggi. Storia e scienze sociali
Simbolo di Parigi per antonomasia, più famosa persino del Louvre o di Notre-Dame, la Tour Eiffel ha alle spalle una storia a dir poco controversa. La fin de siècle era alle porte e la Francia era fermamente determinata a fare dell'Esposizione universale del 1889 l'occasione per una grande celebrazione della Repubblica e del centenario della Rivoluzione. Occorreva un monumento senza precedenti, ed ecco che si decise di commissionare all'ingegnere Gustave Eiffel, da tempo impegnato nella costruzione di ponti e reti ferroviarie, la realizzazione di una torre in ferro alta trecento metri. Attraverso le fonti più diverse - giornali, interviste, carteggi - la storica Jill Jonnes ripercorre non solo le fasi della progettazione e della costruzione della torre, ma anche l'intero contesto parigino dell'Esposizione. Nel corso di quell'anno la capitale agì da potente richiamo per le più celebri e disparate personalità provenienti da tutto il mondo, suscitando entusiasmi e polemiche: se il gotha della capitale francese - tra cui scrittori del calibro di Guy de Maupassant e Alexandre Dumas figlio - accolse con orrore quella "torre vertiginosamente ridicola che sovrasta Parigi come l'oscura e gigantesca ciminiera di una fabbrica che tutto schiaccia sotto la sua barbara mole", ci fu chi, come Van Gogh e Gauguin, accorse in città in cerca di un successo che l'Esposizione poi non gli avrebbe dato. O chi, come Edison, attraversò l'Atlantico per mostrare e vendere il suo fonografo...
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