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Editore: Donzelli
Reparto: Scienza politica
ISBN: 9788860362032
Data di pubblicazione: 05/06/2008
Numero pagine: XI-143
Collana: Saggi. Scienza e filosofia
Giornali e televisione traboccano di considerazioni sulle degenerazioni della politica e sul calo di interesse da parte dei cittadini: è nata ufficialmente l'"antipolitica". Quanti tuttavia sanno che la partecipazione dei cittadini alla vita democratica è un tema che ha radici lontane? È proprio la riscoperta di tali origini l'intento di questa ricostruzione delle posizioni e, in qualche caso, delle scelte politiche di alcuni degli intellettuali americani più autorevoli negli Stati Uniti del XX secolo. Analizzando il legame tra democrazia e opinione pubblica, autori quali Walter Lippmann e John Dewey, Charles Wright Mills e Robert Dahl hanno reso esplicito il fondamentale contributo che i cittadini possono offrire alla democrazia. A loro dobbiamo la prima individuazione e la denuncia dei rischi ai quali può condurre la manipolazione dell'opinione pubblica: da una sensibile perdita della libertà di scelta all'indifferenza verso la politica, ridotta a mero spettacolo, utile soltanto agli attori che da essa traggono sostentamento. Lippmann e Dewey, in particolare, riflettendo sulle trasformazioni della società americana dei primi del Novecento e sulle caratteristiche della società di massa, si chiedono come in una grande società industriale, in cui il monopolio dell'informazione è nelle mani di minoranze, il cittadino possa realmente partecipare alla gestione della cosa pubblica.
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