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Editore: Donzelli
Reparto: Geografia e storia
ISBN: 9788860361141
Data di pubblicazione: 08/10/2007
Numero pagine: XVI-175
Collana: Virgola
È ancora importante la conoscenza storica? Conserva una qualche utilità il suo insegnamento nelle scuole e nelle università? Continua a costituire un vantaggio per la formazione del cittadino del mondo attuale? Il sistema dei valori dominanti, lo stile dell'epoca presente tendono a considerare superflua la storia. Svalutazione del passato e delle sue possibilità di conoscenza; erosione della memoria, pubblica e privata; "declino dell'avvenire", per l'impossibilità di pensarlo e prefigurarlo: è il presente ad assumere una dimensione totalizzante, come se questo fosse davvero l'unico dei mondi possibili. Ma la storia mostra che altri mondi sono possibili, che l'ambito delle possibilità umane si muove in uno spazio predeterminato, ma non chiuso. Sorge da qui l'afflato culturale, civile e pedagogico di questo libro, in cui l'autore, a dieci anni di distanza dalla prima edizione, riformula alcuni problemi lasciando però intatta la sostanza originaria, anche perché mai come oggi, e mai come nel nostro paese, il passato è diventato luogo di aspre contese politiche. A partire dall'interpretazione di fasi drammatiche della storia d'Italia, comwe quella della Resistenza e del secondo dopoguerra. In questo senso, si rende necessario ciò che questo libro auspica, ovvero la presenza attiva della ricerca storica, con la sua opera di distinzione fra memorie collettive, ricordo dei protagonisti e ricostruzione documentata, priva di intenti strumentali e sostenuta da autentica passione civile.
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