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Editore: Donzelli
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788860361011
Data di pubblicazione: 25/11/2007
Numero pagine: VIII-286
Traduttore: L'Erario M.
Collana: Virgola
I canoni della bellezza variano di epoca in epoca e la storia della loro metamorfosi è anche lo specchio delle trasformazioni delle società nel corso dei secoli. In questo libro, Georges Vigarello accompagna il lettore attraverso una minuziosa inchiesta sul concetto di bello dal Rinascimento ai giorni nostri. Come si è passati da un ideale di bellezza assoluta, quasi religiosa, alla democratizzazione della bellezza, diritto inalienabile dell'uomo nel mondo industriale? Al centro del percorso di Vigarello vi è l'estetica del corpo, l'arte di abbellirlo e la sua evoluzione nel tempo. Una storia avvincente, che racconta l'emancipazione del corpo dalle antiche costrizioni e il passaggio a una nuova disciplina, che è ormai vissuta, nell'epoca contemporanea, come un imperativo morale: esercizio fisico, ventre piatto, muscoli scolpiti. Se è il Rinascimento a rivelare per primo la bellezza del corpo, essenzialmente femminile, il XVIII secolo, invece, annuncia il recupero della voluttà: è bello quel che piace. Al mito delle donne floride e in carne, della pancia e dei gilet dei borghesi dell'Ottocento, si aggiunge la figura del dandy di importazione britannica. Il XX secolo è l'era del trionfo del corpo: Vigarello ne segue le evoluzioni, dai grandi magazzini dedicati alla moda e alla cosmesi di inizio Novecento, ai primi concorsi di bellezza, al mito delle dive biondo platino, agli ultimi anni dominati dal trionfo della chirurgia estetica.
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