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Ammaestramenti dei moderni
Faldella Giovanni

Ammaestramenti dei moderni

Editore: Società Editrice Fiorentina

Reparto: Letteratura italiana: testi

ISBN: 9788860324696

Data di pubblicazione: 09/07/2018

Numero pagine: XXXIV-108

Collana: Studi e testi


15,00€
Esaurito

Sinossi

Con il corredo di un elegante Almanacco pel 1885 (così nel frontespizio; a testo: Calendario pel 1885), "Ammaestramenti dei moderni raccolti da un romito di libreria. Amore - Amicizia - Arte" di Giovanni Faldella (Saluggia 1846-1928) vide la luce a Torino nell'estremo scorcio del 1884, con la data 1885, presso la casa editrice Roux e Favale, dopo una prima stampa in undici puntate su «Serate Italiane» di Giuseppe Cesare Motineri e sulla «Rivista Minima», diretta da Antonio Ghislanzoni e Salvatore Farina, tra il 23 dicembre 1877 e il 13 ottobre 1878. In "Ammaestramenti dei moderni" il non ancora quarantenne protagonista della Scapigliatura piemontese, che ha già pubblicato notevoli resoconti di viaggio ("A Vienna. Gita con il lapis", 1874; "Un viaggio a Roma senza vedere il papa", 1880; "Roma borghese. Assaggiature", 1882), cronache parlamentari ("Salita a Montecitorio", 5 voll., 1882-1884), bozzetti e racconti ("Il male dell'arte", 1874; "Figurine", 1875; "Rovine. Degna di morire. La laurea dell'amore", 1879; "Una serenata ai morti", 1884), dispone una costellazione di sentenze collegate da una serie di essenziali commenti d'autore, che illuminano le linee del suo pensiero e le più intime ragioni delle sapienti spigolature letterarie compiute tra classici e moderni. L'opera, che riprende e innova il genere degli «ammaestramenti degli antichi», collocandosi in un solco ottocentesco percorso da nuove, più inquiete intenzioni e sollecitazioni pedagogiche e civili, non è soltanto una raccolta di istruttive e talora bizzarre moralità, ma, fondamentalmente, il punto d'approdo di un ininterrotto dialogo dello scrittore con se stesso a specchio delle pagine di «antiche e care conoscenze», rispetto alle quali la voce di Faldella funge da originale, inconfondibile contrappunto.

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