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Editore: Perrone
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788860043238
Data di pubblicazione: 01/07/2014
Numero pagine: 192
Danilo scopre troppo presto che spesso della propria vita non si riesce a fare quello che si vorrebbe: appena diplomato è costretto ad abbandonare l'idea dell'università perché suo padre muore senza chiedere il permesso, di infarto, costringendo sua madre nella morsa della depressione e lui a cercarsi un lavoro. L'impresa sembra disperata, ma un insolito annuncio cambia il corso degli eventi. A Mantova, la casa di riposo Michail Bakunin - istituto che ospita solo vecchi anarchici e partigiani - cerca un tuttofare. Danilo parte senza pensarci troppo. A Roma lo legano soltanto sua madre e due strambi amici: Assunta, ex prostituta ultrasessantenne e Burgu, talentuoso meccanico rumeno che gestisce un'officina clandestina. Danilo comincia a lavorare nella casa di riposo e presto si affeziona ai "suoi" vecchi, ma il male incurabile che sta per mettere fine alla vita di Anselmo, burbero anziano che scrive poesie, muove in Danilo alcuni pensieri. Perché i suoi amici devono aspettare la fine senza far nulla per il Paese che hanno contribuito a liberare dal Fascismo e che corre verso una china sempre più ripida? Non sarebbe meglio fare qualcosa di decisivo? Ma una telefonata da Roma scuote di nuovo l'esistenza di Danilo, mettendo in discussione presente e futuro. Non è solo, però, accanto a lui ci sono comunque i suoi vecchi a insegnargli che, quando le situazioni sembrano senza uscita, è ancor più necessario perseguire l'impossibile.
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