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Editore: Mimesis
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788857508948
Data di pubblicazione: 30/05/2012
Numero pagine: XIX-290
Collana: Eterotopie
"L'ultima era" analizza il presente che stiamo vivendo, il passato antecedente la comparsa dell'agricoltura con lo scopo di guardare a un futuro liberato dalle aspettative catastrofiche in avanzato stato di realizzazione. Lo spettro della crisi agita ormai le preoccupazioni di tutti, ma la domanda più pertinente sembra essere elusa: che cos'è questa crisi che ci tormenta? È soltanto uno stato passeggero in procinto d'essere superato da una Nuova Economia, una Nuova Politica, una Nuova Ecologia, o è qualcosa di cronico, di radicato fin nel profondo del nostro stesso modo civilizzato di vedere le cose? Mentre si continua a disboscare foreste, a sventrare montagne, a erodere suoli, a contaminare fiumi, a ingrigi re spazi celesti, a schiavizzare persone e animali riducendo tutto quel che esiste a carburante della Megamacchina, il tecno-capitale rigenera se stesso presentandosi in versione "green" per rendere ancora più efficace e silenzioso il suo canto di morte. Stiamo segando il ramo sul quale siamo seduti, diceva Brecht; siamo comodamente sistemati su di un treno high-tech che corre all'impazzata verso il precipizio, attualizza Mascardi. Dall'una come dall'altra metafora emerge una cosa certa: non basterà ridurre il carico di devastazione che ci sta uccidendo; non basterà decrescere né rallentare la marcia ferale che abbiamo imposto alla vita su questo Pianeta. La civiltà non è sanabile: non servirà renderla più "verde", più "equa", più "sostenibile". La civiltà è un cancro che ci sta divorando.
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