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«Io vivo fra le cose e invento, come posso, il modo di nominarle». Pier Paolo Pasolini e la lingua della modernità
Venturi Maria Teresa

«Io vivo fra le cose e invento, come posso, il modo di nominarle». Pier Paolo Pasolini e la lingua della modernità

Editore: Firenze University Press

Reparto: Letteratura italiana: critica

ISBN: 9788855180757

Data di pubblicazione: 16/11/2020

Numero pagine: 332

Collana: Premio tesi di dottorato


13,90€
Esaurito

Sinossi

Il volume intende approfondire e valorizzare la dimensione linguistica nell'opera di Pier Paolo Pasolini, nella speranza di restituire alla sua figura tutta la pienezza del suo intenso e viscerale rapporto con l'universo dei linguaggi. Nella prima parte si indagano i vari momenti della riflessione pasoliniana sui diversi codici espressivi, dal dialetto alla lingua del cinema, dal 'linguaggio della realtà' fino al neo-italiano tecnologico, cui fa da puntuale controcanto la personale sperimentazione linguistica dell'autore. Di qui prende avvio l'ampia indagine lessicale cui è dedicata la seconda parte del volume, e che intende mettere in luce il peculiare apporto dell'autore al vocabolario dell'italiano contemporaneo (ancora oggi riecheggiano infatti nella nostra lingua molte 'parole-chiave' dell'universo pasoliniano, da "nuovo Potere" a "Palazzo", da "omologazione" a "mutazione antropologica"), confermando così quell'inscindibile rapporto tra riflessione e creatività linguistica che dà vita all'inedito profilo di un Pasolini al tempo stesso 'linguista' e 'onomaturgo'.

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