Sinossi

Il giorno 9 settembre 1943, il "Corriere della Sera" uscì con un titolo a caratteri cubitali: Armistizio. Da allora e fino al 26 aprile 1945, con la sola eccezione di alcuni giorni immediatamente successivi alla proclamazione della cessazione delle ostilità, il giornale costituì, dopo la radio, il più popolare mezzo di comunicazione per la popolazione della penisola, dando voce alle idee di alcuni fra i più importanti intellettuali, filosofi, artisti e giuristi dell'epoca. Sulla base di innumerevoli articoli pubblicati dal giornale in questo periodo tragico della storia patria, gli autori, con l'ausilio di numerose fonti bibliografiche e memorie dei protagonisti dei fatti in oggetto, hanno tentato di analizzare il punto di vista e la linea politica del "Corriere" e dei vari opinionisti (fra i quali, sotto pseudonimo, lo stesso Mussolini), pur negli angusti limiti della libertà dibattimentale concessa.