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Editore: Edizioni ETS
Reparto: Letteratura italiana: critica
ISBN: 9788846752147
Data di pubblicazione: 09/05/2018
Numero pagine: 194
Collana: La modernità letteraria
Dopo il 1860 irrompe nella letteratura nazionale la scrittura narrativa dei siciliani. E per molti versi un fatto nuovo: prima di quella data la produzione letteraria dell'isola è relativamente marginale; al contrario, a partire dall'Unità fino ad oggi, non si può leggere la letteratura italiana senza la tradizione moderna inaugurata dagli autori di Sicilia. Questi narratori costituiscono una sorta di moderna scuola siciliana, che privilegia le forme del romanzo e del racconto per mettere sotto inchiesta gli uomini e la società. Il loro sguardo non teme le verità difficili e sfida le finzioni morali. Per questa via la letteratura dei siciliani nasce da una spinta poco "letteraria", mossa piuttosto da un'urgenza del comprendere che da un bisogno di riconoscersi nel mondo delle lettere. Verga, Capuana, De Roberto, Pirandello e i loro eredi, al di là dei peculiari caratteri individuali, disegnano una costellazione di voci, formano un mosaico di intarsi e richiami che si inseguono a distanza e si ricongiungono nello spazio testuale. Così Giuseppe Lo Castro ripercorre alcuni temi dell'opera di Verga; altresì esplora rifrangenze e legami mostrando il riemergere di trame, motivi e situazioni narrative: è un dialogo serrato che gli autori siciliani tracciano con i loro conterranei percependosi parte di una tradizione comune.
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