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Editore: Edizioni ETS
Reparto: Diritto
ISBN: 9788846751836
Data di pubblicazione: 15/03/2018
Numero pagine: 356
Collana: Jura. Temi e problemi del diritto
L'istituzione, nel 1850, della prima cattedra italiana di diritto internazionale presso l'Università di Torino segnò una tappa decisiva nello sviluppo della disciplina. Fino allora la materia era stata impartita - non sempre e non ovunque - insieme con altre in una posizione marginale che ne ostacolava la crescita, impedendo l'affermarsi dello specialismo. Titolare di quel primo insegnamento autonomo fu Pasquale Stanislao Mancini, per un ventennio unico professore ordinario della materia, che portò nella Facoltà giuridica sabauda le aperture e i fermenti delle scuole private napoletane uniti all'impegno che gli derivava dalla "cultura dell'incivilimento" respirata nella città partenopea. Il ritrovamento del manoscritto del primo corso biennale tenuto dal professore campano negli anni accademici 1850-51 e 1851-52, finora sfuggito all'attenzione degli studiosi e del quale oggi si pubblica l'edizione, consente di vedere in azione quel grande protagonista della vita culturale e politica nazionale, di conoscere le sue parole come vennero dette e contemporaneamente di seguire, nelle primissime fasi, lo strutturarsi della disciplina nell'accademia italiana in uno sforzo di dissodamento che fu inevitabilmente scientifico, oltre che didattico. Il volume, mentre ricostruisce l'impegno profuso dal giurista irpino sulla cattedra, offre così uno sguardo analitico su quella stagione cruciale della storia giuridica italiana.
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