Con ogni acquisto su Bookdealer sostieni una libreria indipendente del territorio.
Editore: Adelphi
Reparto: Letteratura italiana: critica
ISBN: 9788845905049
Data di pubblicazione: 17/05/1982
Numero pagine: 282
Collana: Piccola biblioteca Adelphi
Questo volume si propone di raccogliere il meglio delle pagine saggistiche e critiche di Gadda finora disperse in riviste e giornali: ventisei scritti, vari per occasione, temi e stile, che vanno dal 1927 al 1968. È questa una zona poco conosciuta, e piena di sorprese, dell'opera di Gadda: non meno delle sue narrazioni, i saggi testimoniano la sua natura di "mostro plurilingue". Così passiamo dal saggio sui "Promessi sposi", che rimane una lettura capitale di quel romanzo, allo scritto sul "cetriolo del Crivelli", di funambolica maestria stilistica, a pagine di prosa mallarmeana, dall'abbagliante biancore, come l'"Autografo per Giorgio De Chirico", a certi testi felicemente polemici, come quello contro l'"immortale monolingua" che da secoli incombe sulla letteratura italiana, rendendola tanto spesso incline a un vizio da Gadda aborrito: "l'inanità dell'immagine". Nelle pagine su D'Annunzio, su Palazzeschi, su Montale troviamo poi altrettanti campioni di una ritrattistica acuminata, cosparsa dei segni inconfondibili del comico gaddiano. In Gadda il sovrapporsi e articolarsi delle lingue mira a inseguire l'inesauribilità del reale: come egli scrisse di Proust, la sua pagina "è un imbuto sagace, che permette a lui stesso, e dopo di lui al suo lettore, di bere in una lenta sorsata i mille rivoletti, i mille apporti dell'analisi".
Registrati gratuitamente e ottieni subito un codice sconto per il tuo primo acquisto.