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Editore: Ugo Mursia Editore
Reparto: Letterature straniere: critica
ISBN: 9788842554912
Data di pubblicazione: 26/10/2015
Numero pagine: 304
Collana: Civiltà letteraria del Novecento
Questo saggio nasce in stretto riferimento al precedente La narrativa europea in età contemporanea, in cui venivano presi in esame scrittori quali Joyce, Proust, Woolf, Musil, ponendoli in rapporto con i grandi protagonisti di una rivoluzione culturale avvenuta tra fine Ottocento e inizi Novecento, Freud per le scienze umane e Einstein per quelle fisico-matematiche. In più o meno sintonia con loro, Joyce e Compagni si erano sentiti indotti a condurre una esasperante e minuziosa analisi del vissuto. Ma restava fuori un autore della mole del polacco Joseph Conrad, anche se di solito accostato a quegli innovatori. La differenza sta nel fatto che i personaggi dei romanzi conradiani sdegnano di soffermarsi a riflettere sul loro vissuto, ma si precipitano in azioni tumultuose fino a sfidare la morte, e così anticipano quanto poi avrebbe affermato un filosofo quale Heidegger, il teorico appunto dell'"essere per la morte". Se Conrad si è trovato ad anticipare le teorie heideggeriane, molti anni dopo, proprio a cavallo tra i due secoli, sono arrivati altri narratori, coetanei tra loro, che ne hanno seguito le orme in un'analoga sfida tra le forze della vita e l'incombere della morte. E dunque, qui si opera un'avvincente e imprevista lettura di questi altri "capitani coraggiosi", pronti a sfidare i rischi di guerre e rivoluzioni. Sono i francesi Malraux e Saint-Exupéry, lo statunitense Hemingway, i nostri Silone e Malaparte.
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