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Editore: Unicopli
Reparto: Filosofia occidentale moderna
ISBN: 9788840017747
Data di pubblicazione: 05/04/2015
Numero pagine: 160
Collana: Biblioteca di cultura filosofica
La filosofia europea del nostro secolo si è incontrata in due diverse fasi con il problema e la prassi della realizzazione socialista: dapprima al tempo della rivoluzione di ottobre, poi nel secondo dopoguerra, con l'esperienza delle democrazie popolari dell'Europa centro-orientale. Nelle democrazie popolari il tentativo staliniano di livellare ogni problematica esistenziale e filosofica nel quadro di un'ideologia progressista prefabbricata ha incontrato serie resistenze. Oltre che dalle tradizioni nazionali, la continuità con la maggiore cultura europea è stata garantita dai marxisti della vecchia generazione, come Lukács e Bloch. Il 1956 rappresenta il momento di svolta in cui il pensiero filosofico marxista acquisisce una propria autonomia e una funzione critica a cui non vorrà più rinunciare. Questo libro sviluppa la dialettica tra l'escatologia rivoluzionaria, la disillusione e la scepsi che tende a prendere il sopravvento. Implicitamente viene posto il problema dell'eredità possibile del socialismo moderno attraverso e oltre le esperienze storiche della "realizzazione".
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