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Editore: Unicopli
Reparto: Biografia e genealogia
ISBN: 9788840015774
Data di pubblicazione: 11/01/2013
Numero pagine: 450
Collana: Storia del Novecento
"Solo la Federazione europea avrebbe rappresentato per lui il traguardo della sua vita", ha scritto Luciano Bolis. Giornalista, critico d'arte, sceneggiatore cinematografico, Guglielmo Usellini (Arona, 1906 - Parigi, 1958) fu tra i primi antifascisti ad aderire alle tesi del federalismo europeo elaborate da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni al confino di Ventotene. Alla fine del 1943 si rifugiò in Svizzera, continuandovi l'opera di diffusione dell'idea federalista. Nell'immediato dopoguerra fu una figura di continuità all'interno della dirigenza del Movimento federalista europeo (MFE), ma soprattutto fu fin da subito coinvolto nella direzione dell'Union européenne des fédéralistes (UEF), divenendone quindi segretario generale. In questa veste cercò di condurre e mantenere unito il movimento negli anni cruciali del Piano Marshall e dell'OECE, del Consiglio d'Europa e della CECA, della Comunità europea di difesa e della Comunità politica europea, e infine della Comunità economica europea e del "Congresso del Popolo europeo" sostenuto dai federalisti, senza mai cedere allo scoraggiamento, continuando a lavorare senza sosta per l'unico fine dell'unità europea.
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