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Editore: Maggioli Editore
Reparto: Architettura
ISBN: 9788838761263
Data di pubblicazione: 15/07/2012
Numero pagine: 121
Collana: Politecnica
I saggi pubblicati in questo volume, fino ad oggi inediti, offrono un'interessante panoramica sulle complessità culturali, sociali e architettoniche indiane, osservate da Balkrishna Doshi nello scorrere dei secoli, nel mutare delle forme e nel permanere dei significati. Ogni testo si sviluppa a partire da un'occasione specifica - una conferenza, una lezione, un progetto - per allargare immediatamente i propri orizzonti a questioni universali, atemporali, questioni che, come ci dimostra Doshi, le migliori architetture di ogni tempo hanno saputo accogliere e interpretare. Si affrontano così tematiche come le peculiarità spaziali delle città indiane, la rilevanza del fattore tempo come agente conformante l'architettura, il rapporto tra persone, cose e natura, le implicazioni della cultura hindu sulle nozioni di spazio, memoria, luogo. I testi qui raccolti sono in questo senso anche un tentativo di chiarire le ragioni della distanza che ancora oggi, fortunatamente, separa l'Occidente e il Subcontinente indiano. I riferimenti di cui Doshi si serve spaziano dall'architettura Moghul ai lavori di Le Corbusier, dalle danze tradizionali all'arte moderna, dai templi Hindu alle metropoli odierne, in un susseguirsi di immagini diverse e complementari: l'India che Doshi ci racconta, e la sua architettura, sono un mosaico complesso, mutevole, contraddittorio e affascinante. Chiude il volume uno scritto di Bruno Melotto in cui viene tratteggiata la figura dell'autore in riferimento al suo ruolo nel dibattito architettonico indiano contemporaneo e alle molte e notevoli architetture che ha realizzato.
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