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Editore: Maggioli Editore
Reparto: Architettura
ISBN: 9788838743832
Data di pubblicazione: 01/07/2009
Numero pagine: 250
Collana: Progetta
Alcune opere cinematografiche contengono elementi architettonici fondamentali al fine della composizione della struttura dei film, struttura che assume a sua volta caratteristiche compositive di carattere architettonico. Una breve antologia introduttiva ricorda le sequenze fotografiche di Eadweard Muybridge, riporta alcuni commenti di architetti contemporanei, il pensiero di Walter Murch, uno dei principali montatori cinematografici, i temi del ritmo e della composizione in architettura e in cinematografia espressi da Moisej Ja. Ginburg e da Sergej M. Ejzen"tejn. Ad ogni regista corrisponde un tema architettonico. I capitoli sono dedicati ad alcuni temi architettonici prsenti nell'opera di un regista o in singoli film: l'opera di Stanley Kubrick rappresenta la perfezione compositiva in ogni inquadratura, sequenza, spazio e complessivamente nella struttura di ogni film. Buster Keaton ha attuato una vera e propria rivoluzione relativa alla concezione dello spazio e del ritmo cinematografici. Jacques Tati in Mon Oncle e Playtime offre una raffinata e irresistibile critica all'architettura modernista. Alfred Hitchcock ne La finestra sul cortile riesce a racchiudere un piccolo universo in uno sguardo. Wim Wenders ne Il cielo sopra Berlino definisce le relazioni tra luogo e memoria. Agnieszka Holland confronta con straordinaria leggerezza e intensità la percezione dello spazio dei bambini e degli adulti ne Il giardino segreto. Peter Greenaway indaga il tema del paesaggio ne I misteri del giardino di Compton House. Ettore Scola ha dedicato tre film a tre interni: Una giornata particolare, La famiglia e Ballando ballando. Blad e Runner e Brazil riassumono con caratteri tragici e onirici la Babele di linguaggi postmoderni di ipotetiche metropoli future. Mary Poppins unisce inaspettate istanze "politicamente non corrette" a stupende invenzioni spaziali. Davide Ferrario in Dopo Mezzanotte offre un trasognato omaggio al cinema e ad alcuni luoghi e architetture. Kim Ki-duk esprime una poetica lettura del significato della soglia e del trascorrere del tempo in Primavera, Estate, Autunno, Inverno"e ancora Primavera. Nell'ultimo capitolo, Frammenti, accenno brevemente ad alcuni temi espressi in film che mi è parso irrinunciabile dover almeno citare.
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