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Editore: Passigli
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788836821334
Data di pubblicazione: 21/03/2025
Numero pagine: 136
Collana: Passigli poesia
"Scritto tra il marzo e l'agosto 1921 e pubblicato l'anno successivo, il poema drammatico "Pugacëv" rappresenta uno dei vertici della produzione del poeta russo Sergej Esenin (1895-1925). Emel'jan Pugacëv, capo di una delle più grandi insurrezioni contadine della storia russa, che tenne in scacco per due anni (1773-1774) l'impero guidato da Caterina II, diventa qui protagonista dell'epos lirico eseniniano. Si tratta di una tra le prime opere a tema storico-rivoluzionario degli anni Venti del secolo scorso, in cui sullo sfondo degli avvenimenti storici si distinguono alcune delle caratteristiche più rilevanti della poetica del poeta di Rjazan', quali la vicinanza con il mondo contadino, il sentimento della campagna, l'interesse per la sorte degli ultimi, l'inscalfibile tensione verso la vita nell'opposizione con una morte spesso tragicamente vincitrice. Tra tutte le sue opere, Esenin provava una predilezione e un amore particolari nei confronti del suo "Pugacëv", frutto di un lungo lavoro e di una lunga gestazione che dovevano porre il poeta in dialogo e a confronto con Aleksandr Puskin, autore di una "Storia della rivolta di Pugacëv" e della tragedia storica "Boris Godunov". Numerose sono le testimonianze delle declamazioni del "Pugacëv" da parte dello stesso Esenin, testimonianze che certificano e sottolineano l'importanza dell'opera per il poeta. Maksim Go'rkij parlò di una lettura «commovente fino alle lacrime», lo scrittore belga Franz Hellens della più grande testimonianza incarnata della fusione tra un poeta e la sua creazione, Il'ja ?renburg della vastità del respiro dell'opera, identificata come vero e proprio «dono del canto», talmente sentita dal suo autore che spesso dopo la declamazione scoppiava in singhiozzi. Alla predilezione di Esenin corrisponde quella del suo principale traduttore italiano, Iginio De Luca (1917-1997), che scrive del "Pugacëv" come del «momento più felice dell'immaginismo russo» e come della «vetta più alta della poesia di Esenin». Il "Pugacëv" di De Luca, che vide la luce per la prima volta nel 1968, viene qui riproposto nella sua interezza, con testo russo a fronte e con la prefazione e l'apparato di note dello stesso De Luca." (Riccardo Mini)
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