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Editore: Passigli
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788836820672
Data di pubblicazione: 17/05/2024
Numero pagine: 136
Collana: Passigli poesia
«È difficile sfuggire alla percezione che il titolo di quest'ultima, intensa raccolta di Marco Onofrio, "Luce del tempo", condensi, in un sintagma che pare quasi una cellula germinale, non solo temi e immagini ricorrenti, ma, di più, alcuni assi portanti della sua scrittura poetica, che mettono radici un po' dovunque nei suoi testi. Comincerei dalla prima di queste fertili ossessioni: la luce, che si accende nella frequenza di immagini solari, di mattine, ma anche di scorci paesaggistici e di scorci siderali, persino quando è notte. Luce, starei per dire, è la nostra stessa presenza, la percezione del proprio esistere, l'aprirsi della coscienza nell'infinito buio dell'essere. Esserci è luce perché coincide con l'atto stesso di aprire gli occhi: se vediamo c'è luce, se vediamo è perché ci siamo. E viceversa: il buio è il non esserci. Ma per ora ci siamo. Finché dura. Ed ecco subito che la presenza, immediatamente, coincide di necessità con il dispiegarsi, coordinato e conseguente, della durata, che nel tempo della vita azzera provvisoriamente la stessa eternità, consegnata al rango di sfondo, se non di ipotesi, mentre ciò che si staglia, si afferma, fragile e irrefutabile, è proprio l'esserci come stare nel tempo, il vivere come essere "durante" qualcosa. In qualche modo, tutto accade dentro queste coordinate: la luce, conditio sine qua non dell'esserci, e il tempo, sostanza fragile della trama dell'esistere, dove ciò che accade e ciò che c'è sono nel tempo, nel movimento...» (dalla prefazione di Gianni Turchetta)
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