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Editore: Passigli
Reparto: Diritto
ISBN: 9788836815173
Data di pubblicazione: 01/10/2015
Numero pagine: 352
Collana: Astrid
Il diritto all'oblio, come possibilità di cancellare per sempre dalla rete i riferimenti che ci riguardano e che vorremmo non fossero più conoscibili, è oggi tra i più discussi. Un sogno da tutti sognato, ma per tutti irraggiungibile. Esso ha assunto una dimensione così importante nella società di oggi a causa dei motori di ricerca. Sono questi che, consentendo il facile accesso ai dati di ognuno, rendono più pesante, per chi volesse cancellare i dati che lo riguardano, la condanna alla memoria eterna della rete. Poiché sempre meno la realtà digitale è separata e distinta da quella reale, di fatto essi hanno un'enorme incidenza sulla nostra immagine pubblica e privata. La sentenza Google Spain ha per qualche tempo fatto credere, agli osservatori meno attenti, che il diritto all'oblio potesse esistere davvero. Questo libro spiega perché non è così. Possono esservi però altri modi per proteggere la propria immagine e identità, persino se si è persone pubbliche. I saggi qui raccolti cercano nuove strade per tutelare la persona in rete. Il filo rosso che le unisce è la rinuncia all'impossibile speranza di cancellare quello che cancellabile non è, in cambio del diritto di "dire la propria verità", con le stesse modalità e la stessa conoscibilità delle "menzogne" o delle "verità sbagliate" che vorremmo cancellare.
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