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Editore: Silvana
Reparto: Pittura
ISBN: 9788836621866
Data di pubblicazione: 24/11/2011
Numero pagine: 120
Collana: Cataloghi di mostre
Pittore, scultore, disegnatore di eccezionale perizia, Ugo Attardi ha attraversato l'arte italiana del secondo Novecento da una posizione di singolare e irriducibile coerenza: artista figurativo dopo essere stato tra i promotori del Gruppo Forma 1, Attardi dagli anni cinquanta in avanti ha indagato i meccanismi dell'oppressione e della violenza individuando, nelle suggestioni e negli echi della grande arte del passato, gli snodi cruciali della relazione necessaria che lega l'artista alla storia. I rimandi a Goya e a Tiziano, a Velazquez e a Bernini, a Grosz e a Boccioni sono così lo strumento di un'opera di demistificazione visionaria, insieme allucinata e appassionata, che registra l'attualità imperiosa di ogni linguaggio in cui secondo le parole dello stesso Attardi - "siamo contemporanei a tante epoche". L'erede selvaggio (titolo del suo unico, celebrato romanzo) è così il testimone della vicenda convulsa del Novecento e della sua risacca finale, dove miti, simboli e sogni convivono nel medesimo sogno di bellezza e violenza.
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