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Editore: Giappichelli
Reparto: Diritto
ISBN: 9788834848593
Data di pubblicazione: 01/09/2014
Numero pagine: VIII-156
Collana: Nuovi problemi di amministrazione pubblica
"Dalla nascita del ricorso straordinario al Capo dello Stato sono passati quasi trecento anni durante i quali si è assistito - tranne rari momenti di parziale inversione di tendenza - ad un lento declino di un istituto non sempre capace di dare risposte concrete sul piano dell'effettività della tutela. Un'impennata sotto questo profilo c'è stata con due fondamentali innovazioni legislative: la riforma attuata con la legge n. 69/2009 e l'introduzione del codice del processo amministrativo. A seguito di questi due importanti interventi si sono aperte per il ricorso straordinario prospettive prima impensabili. Certo, la fase che è in atto sembra ineluttabilmente proiettata verso un continuo avvicinamento tra l'istituto oggetto del presente studio ed il ricorso innanzi al giudice amministrativo. Tuttavia, tale fase ovviamente non potrà mai portare ad una commistione tra i due succitati istituti: il ricorso straordinario al Capo dello Stato deve conservare, rispetto al ricorso innanzi al giudice amministrativo, non solo la sua autonomia, ma anche e soprattutto la sua specialità. Infatti, come si cercherà di dimostrare, si può dire di essere in presenza, nell'ambito in esame, di un rito speciale in un unico grado incentrato sull'accordo delle parti, rispetto al quale non tutte le regole ed i principi del processo amministrativo risultano essere applicabili. Sotto questo profilo si può parlare del ricorso straordinario come di un "cantiere aperto".
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