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Editore: La nave di Teseo
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788834620526
Data di pubblicazione: 28/02/2025
Numero pagine: 320
Traduttore: Di Gregorio A.
Collana: I grandi delfini
Caterina, l'amata figlia di Charitos, viene aggredita da dei militanti di Alba Dorata all'uscita del tribunale dove ha appena difeso degli immigrati. Il suo impegno sociale l'ha fatta diventare un bersaglio degli estremisti e Kostas è preoccupato, sia come padre sia come commissario di polizia, perché i picchiatori sapevano esattamente dove e quando colpire e questo apre scenari inquietanti. Per fortuna, si fa per dire, c'è il lavoro a distrarlo. Un giovane imprenditore tedesco di origini greche, tornato ad Atene per investire nell'eolico, viene trovato morto nella sua abitazione. A prima vista è sicuramente un suicidio, ma una lettera firmata "I Greci degli anni '50" rimette tutto in discussione, anche perché ben presto altri omicidi, rivendicati dalla stessa sigla, insanguinano la città e non solo. Il caso è complesso, le vittime sembrano non avere nulla in comune tra loro e le tracce sono poche, ma Kostas Charitos è determinato a risolverlo e anche a farla pagare a chi ha messo le mani addosso a sua figlia. Petros Markaris con questo romanzo ci porta nella Grecia vittima della crisi economica, in balia di malcostume e corruzione, e in cui il fascismo e l'odio ritornano in forme diverse ma ugualmente pericolose. Il commissario Charitos sarà costretto a fronteggiare un pericolo che minaccia i suoi affetti più cari, mentre cerca di fare al meglio il suo lavoro, destreggiandosi tra spacciatori e assassini. Mostrandoci, però, insieme alla sua famiglia sempre più allargata, che un'alternativa allo sfacelo e al male è possibile.
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