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Editore: Astrolabio Ubaldini
Reparto: Psicologia
ISBN: 9788834018897
Data di pubblicazione: 31/01/2025
Numero pagine: 448
Collana: Psiche e coscienza
Come si diventa Jacques Lacan? In concomitanza con il sessantesimo anniversario del Seminario di Lacan (1963-64), cui seguì l'istituzione dell'École freudienne de Paris, viene qui per la prima volta presentato al lettore un Lacan inedito, che forse neppure chi ne ha seguito il percorso da molto vicino conosce. Attraverso un grande lavoro di raccolta di testimonianze diversificate, Jacques-Alain Miller e l'équipe della rivista "Ornicar?" evocano la voce di Lacan e ne fanno risuonare l'eco. Come un mosaico composto da tessere diverse, ne emerge il ritratto di un 'altro Lacan', ben più complesso del personaggio pubblico comunemente dipinto, un Lacan quasi intimo, visto attraverso gli occhi di familiari, colleghi e pazienti: il Lacan padre, nonno, fratello, zio, amico, amante. Attingendo da archivi privati, vengono raccolti documenti che tracciano il percorso di tutta una vita: dall'infanzia (le pagelle di Jacques bambino, che già si distingueva per una certa "diplomazia nello schivare il regolamento"), alla dimensione privata dei manoscritti e del taccuino dei sogni, dall'attività professionale (con la trascrizione di due rappresentative presentazioni cliniche) alla sfera privata e familiare (le lettere al fratello, al padre, ai figli), passando per l'incessante riflessione teorica e psicoanalitica testimoniata dagli scambi con Melanie Klein, Louis Althusser, Claude Lévi-Strauss, Michel Foucault, Martin Heidegger, Federico Fellini. Tra gli aspetti che emergono con maggior nitidezza, il carattere incredibilmente determinato del desiderio di Lacan, che oltrepassa i limiti delle norme senza però mai venir meno all'attenzione costante per gli altri. Si ritrova nei colloqui delle presentazioni cliniche una delicatezza che si astiene dal moralismo, una totale disponibilità al sintomo dell'altro. Si impara molto anche dalle lettere ai suoi cari: pur prendendo le distanze da convenzioni e convenevoli, Lacan rimane fedele ai significanti che ha ereditato, rispettoso dell'ordine simbolico. Vi si ritrova un chiaro corrispettivo nell'orientamento clinico: non c'è modo di separarsi dai significanti che ci hanno parlato, poiché questa continuità è costitutiva del nostro essere. Dalle descrizioni che ne offrono i familiari si forma un ritratto spesso contraddittorio: è talvolta un Lacan lontano, ritirato, che suscita tensione se non paura, e talvolta invece totalmente presente all'altro, capace di semplificare al massimo le relazioni. L'autenticità è indicata più volte come ciò che caratterizza il ricordo significativo che ha lasciato in coloro che lo hanno incontrato: un elemento fondamentale per tenere vivo il suo insegnamento.
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