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Editore: Nuova Cultura
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788833655000
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: 182
Collana: Storia d'Europa
Quando nel 1796 la forza eversiva della Rivoluzione giunge al di qua delle Alpi, ha inizio un nuovo corso. L'ingresso dell'Armée d'Italie, guidata da Bonaparte, rende possibile il sovvertimento dell'ordine di antico regime, trasformando in realtà ideali e princìpi che da tempo circolavano ormai nella Penisola. Fin dagli albori del Triennio, i patrioti italiani orientano tutti i loro sforzi verso l'edificazione di una società nuova, concependo il problema religioso come parte integrante della questione politica; una materia assai delicata, da maneggiare con cautela per non offendere la sensibilità del popolo e non alimentare il dissenso. Dedicando un'attenzione particolare al dibattito legislativo della Repubblica Cisalpina, il saggio ricostruisce le diverse fasi della discussione assembleare in materia ecclesiastica, sulla scorta di fonti a lungo trascurate. Un'opera legislativa difficoltosa, su cui grande peso ebbero le congiunture politiche, le richieste e le intromissioni della Francia direttoriale nella vita della repubblica. Il Corpo legislativo sarebbe divenuto teatro di un confronto in cui le posizioni caute dei moderati si sarebbero scontrate con le spinte secolarizzanti dei laici più convinti e con quanti avrebbero cercato di sommare a queste provvedimenti in senso realmente democratico. Il processo di secolarizzazione, già avviato durante l'età delle riforme, poteva ora proseguire sulla base di idealità nuove. Il diritto sarebbe tornato a essere uno degli strumenti a cui fare ricorso per indebolire il potere ecclesiastico, allo scopo di ridurne il controllo sulla società.
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