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Editore: E/O
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788833570785
Data di pubblicazione: 08/05/2019
Numero pagine: 509
Traduttore: La Rosa Salim B.
Collana: Dal mondo
Il secondo volume del Quartetto ottomano, l'affresco dello scrittore turco Ahmet Altan, segue le vicissitudini dei personaggi che avevamo conosciuto nel primo volume, "Come la ferita di una spada". Ne emerge un quadro della crisi dell'impero ottomano all'inizio del '900, attraverso le storie intrecciate di personaggi vivissimi alle prese con amori tormentati, intrighi e rivolte. Questo secondo romanzo si apre subito dopo il tentativo di suicidio di Hikmet Bey, figlio del medico personale del sultano, mentre cerca di dimenticare la donna all'origine della sua tristezza, la sua sposa, la bellissima e superba Mehpare Hanim. Mentre in un ospedale di Salonicco Hikmet ritrova lentamente le forze e la voglia di vivere, le cose cambiano nella capitale ottomana. Il potere del sultano è minacciato, si prepara la rivolta, le strade di Istanbul diventano teatro di ogni violenza. Siamo alla vigilia di un episodio della fine dell'impero: la controrivoluzione del 31 marzo 1909. Il lettore si ritrova così trasportato in un affresco allucinante dove la Storia si svolge attraverso i ritratti e i destini di una moltitudine di personaggi a tutto tondo. Ciò che colpisce è anche l'attualità di questa storia. A oltre cent'anni di distanza da quegli eventi, la Turchia contemporanea resta alle prese con problemi e situazioni che vengono da quell'epoca e ancora ne portano i segni evidenti.
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