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Editore: Progetto Cultura
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788833560885
Data di pubblicazione: 05/03/2019
Numero pagine: 80
Collana: Il dado e la clessidra
Nella poesia di Lorenzo Pompeo è avvertibile l'esigenza di porre degli alt, degli stop alla fluidificazione dei segni estetici, di rimettere un po' di ordine tra il «nome» e la «cosa»; è percettibile il bisogno di costruire una mappa, una nuova e diversa «ontologia estetica», una nuova «casa comune»; ma, come fare? Ogni «nuova ontologia estetica» passa necessariamente per l'affondamento della «vecchia ontologia estetica» e per un nuovo impiego della «nuova ontologia pratica delle parole», cioè, una nuova etica e quindi una nuova estetica delle parole, una nuova patria metafisica. La problematica è ben indicata nella poesia di apertura della raccolta, «La caduta», dove a cadere è il protagonista, l'alter ego dell'autore, «vecchio pagliaccio» che ha «dimenticato qualcosa» «e poi scivolo nell'oblio / come una cartolina senza indirizzo / in una cassetta delle poste». La «caduta» è il presupposto per la ripresa, ed è la «stato» naturale dell'uomo dell'Occidente. Lorenzo Pompeo ha appreso la dura lezione del reale dalla omonima poesia di Ró?ewicz, sa che non c'è tempo per l'incertezza, che «questa volta faccio sul serio!» come recita un verso di una sua poesia.
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