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Editore: Arpeggio Libero
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788833521268
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: 164
Questo non è un libro femminista, è un libro femminile. Sono pagine di donne che, per affermarsi dal punto di vista sociale e lavorativo, hanno dovuto trasformare loro stesse attraverso un abito maschile. Perché? Perché l'abito è sempre stato capace di parlare senza usare le parole, quindi una donna vestita da uomo, che sembrava un uomo e si comportava come un uomo, veniva anche rispettata come un uomo. Una donna in abiti virili poteva imporre il suo potere, poteva lavorare, poteva viaggiare, poteva arruolarsi nell'esercito e poteva altresì ambire a tutto quello che non le era permesso perché considerata debole, capricciosa e inadatta. Oggi sappiamo che non è così, ma ci sono voluti tanti secoli e tante battaglie perché l'altra metà del cielo si vedesse riconosciuto qualche diritto. Fra queste pagine troverete tante donne in abiti maschili, ma sono molte di più, vi auguro che questo libro vi serva da spunto per approfondire storie incredibili che vale davvero la pena di conoscere. Un'ultima cosa: nei secoli queste figure femminili sono sempre state lette solo come scandalose o provocatorie, ma non hanno mai perso il fascino della loro voglia di rivalsa.
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