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Editore: Castelvecchi
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788832906738
Data di pubblicazione: 22/11/2024
Numero pagine: 450
Traduttore: Roncalli E.
Collana: Frangenti
In questo suo primo libro, imprescindibile punto di riferimento della filosofia femminista, Rosi Braidotti analizza il momento in cui le lotte femministe incrociano la riflessione sempre più diffusa sulla crisi del soggetto del pensiero occidentale, storicamente definito come portatore di razionalità, libero arbitrio e valori morali universali. Il pensiero femminista scardina questa visione e mette a nudo la particolarità di un soggetto che si vorrebbe universale ed è invece maschile, eurocentrico, eteronormativo, urbanizzato, proprietario di capitale e detentore di diritti; un soggetto che si definisce escludendo dalla sfera dei suoi privilegi coloro che non gli somigliano, ovvero la stragrande maggioranza dell'umanità. Rosi Braidotti contrappone a tale visione le modalità di sapere alternative che emergono dalle esperienze di vita delle persone escluse e marginalizzate, facendo emergere le voci dissonanti delle donne dal silenzio in cui sono state relegate per secoli. L'oppressione diventa così fonte di conoscenza, non solo di dolore, e caratterizza la teoria femminista come visione affermativa, oltre che critica.
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