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Editore: Tra le righe libri
Reparto: Letteratura
ISBN: 9788832872132
Data di pubblicazione: 01/06/2022
Numero pagine: 224
Il saggio analizza il culto del libro e della biblioteca nella letteratura tedesca primonovecentesca attraverso un'indagine bibliofila che si snoda nella produzione letteraria di quattro autori: Hermann Hesse, Walter Benjamin, Karl Wolfskehl ed Elias Canetti. Si tratta di appassionati scrittori che hanno celebrato l'amore per i libri e per la biblioteca inteso come fondamento della loro esistenza e rifugio simbolico dai turbolenti avvenimenti storici che animavano il palcoscenico europeo del secolo breve, dando vita a riflessioni di spessore dedicate alle molteplici sfumature dell'universo dei libri - custode del sapere, delle radici e della memoria dell'umanità - in opposizione alla nefasta triade macchina-denaro-lavoro che avvelenava la società capitalistica, riducendo i rapporti umani ad una sterile reificazione e condannando gli intellettuali all'isolamento. Trattandosi principalmente di scrittori ebrei costretti all'esilio, la passione totalizzante e talora ossessiva-maniacale per l'oggetto libro si nutre della concezione heiniana del libro come "patria portatile" ed è da intendersi come una secolarizzazione del culto del Libro par excellence, la Bibbia.
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