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Editore: Il Convivio
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788832746433
Data di pubblicazione: 21/03/2023
Numero pagine: 168
Sono delle poesie, queste di Gabriela Fantato, che ribadiscono la necessità di una radicale disubbidienza di fronte alla parola che si arroga il diritto di inquadrare, classificare, inscrivere nel cerchio cupo del giudizio ciò che si dà nel mondo, scegliendo il balzo oltre la linea tracciata dal senso comune, la navigazione che mette in conto le insidie e le promesse del mare aperto. Da ogni verso ci raggiunge un bisogno profondo di raccoglimento, di distillazione dei sentimenti e dei pensieri, che non si traduce in un desiderio di fuga, di astrazione, ma che si nutre di gesti quotidiani di attenzione verso le più basilari esigenze dell'altro...La poesia di Gabriela Fantato è anche, non esibita, altissima poesia civile. Nell'Orestea di Eschilo, a un tratto Agamennone dice: "E' natura dell'uomo calpestare chi cade." I versi di Terra magra hanno invece la forza e la fermezza della mano tesa per aiutare gli indifesi a rialzarsi; la parola scelta, pur nello scarto dalla lingua di ogni giorno, assomiglia sempre a quella, senza fronzoli, essenziale, per infondere coraggio, speranza anche a chi sappiamo essere senza scampo, anche quando siamo noi i primi a non riuscire a immaginare parole di salvezza per noi. Una pietas, che ha origini remote, dunque, segna tutta la raccolta della Fantato, che non si ferma sulla soglia di una contemplazione "de loin", ma si fa gesto, grido, denuncia radicale, nutrita dall'indignazione per le tante ingiustizie che si moltiplicano sotto i nostri occhi, ogni giorno, creando distanze sempre più incolmabili tra la moltitudine oscura dei sommersi e le poche, inaccessibili vette, dimore dei salvati.
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