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Editore: Arcadia Edizioni
Reparto: Economia
ISBN: 9788832104318
Data di pubblicazione: 07/12/2020
Numero pagine: 148
Collana: Frontiere
Con l'esplosione e l'aggravarsi della pandemia generata dal Coronavirus, le attività produttive si sono trovate di fronte a un dilemma: continuare a lavorare nel modo con cui siamo abituati (in presenza sul luogo), o mettere a frutto quanto la tecnologia ha messo a disposizione dell'uomo e, quindi, mediare fra l'esigenza del profitto e la salute. Come a tutti noto, si è scelta questa seconda strada. Purtroppo, in Italia, si è deciso di interpretare lo smart working alla stessa maniera del lavoro subordinato. Lo smart working che si è praticato (e si sta praticando) nei giorni di emergenza sanitaria è stato un falso lavoro agile che, semplicemente, ha trasferito il lavoro classico dall'ufficio in casa, mantenendo la caratteristica di controllo, da parte del datore di lavoro, sul processo. I lavoratori si sono trovati, cioè, sempre più nelle condizioni di un falso smart working che manterrà le caratteristiche del lavoro abituale d'ufficio, con la differenza che si assottiglierà sempre di più la linea di demarcazione fra vita lavorativa e vita privata: tutta la vita sarà lavoro, con il conseguente indebolimento dei diritti dei lavoratori. Come ovviare a questo delitto quasi perfetto? È la risposta che Pierluigi Petricola cerca di dare con questo volume, individuando l'assassino, il corpo e l'arma del delitto. Un libro agile e divulgativo che possa andare nelle mani di tutti e che sia in grado di rispondere agli interrogativi più disparati.
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