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Editore: Marsilio
Reparto: Economia
ISBN: 9788831714082
Data di pubblicazione: 21/11/2012
Numero pagine: 336
Collana: Saggi
Lo studio della finanza locale di antico regime assume una rilevanza peculiare per il ruolo di tutto rilievo che le comunità rivestivano nell'organizzazione fiscale e finanziaria del territorio. Nel Regno di Napoli rappresentavano l'unico tramite per raggiungere i contribuenti, fornivano la prima voce di entrata del bilancio generale ed erano chiamate ad assolvere a molteplici altri compiti. Il Regno era parte dell'impero spagnolo e come tale inserito nel quadro di una politica di potenza che richiedeva continue risorse finanziarie per i molteplici fronti bellici. La dialettica che si instaura sul tema del bilancio municipale tra gli apparati di Madrid e di Napoli e tra questi ultimi con le diramazioni provinciali (percettori e tesorieri) e con le comunità locali (universitates) costituisce il nucleo di questo volume. Sono state portate in luce le esigenze governative di intervento e di riforma maturate nel corso del Seicento, gli obiettivi di informazione, risanamento, controllo e messa sotto tutela delle risorse municipali e le iniziative che di conseguenza furono varate e condotte a termine. Tra i progetti promossi in vista di tali obiettivi spicca quello noto agli studiosi come "stati discussi del Tapia", dal nome del suo responsabile, alto magistrato e giurista del Regno. Ma non fu il solo. La ricerca ha fatto emergere iniziative altrettanto importanti fino ad ora ignote nonché ha permesso di ricostruire i tempi e i modi della riforma legata al nome del Tapia.
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