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Editore: Città Nuova
Reparto: Teologia sociale ed ecclesiastica
ISBN: 9788831170581
Data di pubblicazione: 27/01/2022
Numero pagine: 256
Collana: Tracce. Fondo librario R. Tassi
«Il Rinascimento inventò l'umanesimo. Noi esploriamo l'universalismo» (É. Poulat). L'ideale dell'universalismo, ossia il senso di una umanità che tende a formare una sola famiglia, oggi, nell'epoca dell'individualismo etico, non è così scontato, nonostante la maturazione di una coscienza sull'interdipendenza a livello planetario sempre più marcata e pervasiva. Questa ancora giovane coscienza universalista da dove riceve oggi la sua linfa? Quali sono le organizzazioni e le personalità che l'incarnano? Le religioni in tal senso tornano a giocare un ruolo specifico nella sfera pubblica mondiale? Si pensi al cammino fraterno tra papa Francesco e il grande imam AI-Tayyeb di AI-Azhar ad Abu Dhabi (2019). Ma le religioni riescono davvero a camminare insieme? Questo vuol dire che si va incontro a una loro progressiva perdita d'identità? Le pagine di questo libro si concentrano in particolare sull'analisi, in ambito interreligioso, dell'agire di due attori: la Chiesa cattolica nel suo più alto magistero e come sua espressione tra le altre la figura di Chiara Lubich e il movimento da lei fondato (i Focolari); protagonisti entrambi, a livello diverso, di questo impegno di dialogo nella logica - come si evince dalla ricerca - della minoranza creativa, impegnata a partire dalla proprio identità più propria, creativamente rivisitata, a costruire una coscienza al servizio di un universalismo con l'anima all'altezza delle ingenti sfide culturali, economiche e tecnologiche del presente.
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