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Editore: Longanesi
Reparto: Matematica
ISBN: 9788830427723
Data di pubblicazione: 10/06/2010
Numero pagine: 204
Traduttore: Sosio L.
Collana: La lente di Galileo
La convinzione che la matematica abbia molto in comune con la poesia è assai diffusa fra i matematici. È del resto ben nota l'insistenza dei matematici sull'eleganza delle dimostrazioni, come pure la tesi che la matematica richieda non meno immaginazione della poesia. Perché dunque molti studenti manifestano un'avversione e una chiusura così ostinate e totali verso la matematica, considerandola un sapere freddo e arido? Osserman e altri professori della Stanford University giunsero alla conclusione che la colpa è soprattutto dell'insegnamento, e che si dovrebbe fare tutto il possibile per presentare un'immagine viva dell'essenza della matematica e della sua funzione concreta nella storia della cono scenza. Dal programma che ne seguì è derivato anche questo libro, che racconta in modo chiaro e accattivante il contributo dato dalla matematica all'esplorazione del mondo, dalle prime misurazioni della Terra nell'antichità fino alle più avanzate teorie cosmologiche di oggi. Vedendo in quale misura le creazioni apparentemente più fantastiche della matematica abbiano fornito all'uomo strumenti per comprendere i segreti della natura, anche il lettore sarà costretto a chiedersi con il grande fisico teorico Wigner quale sia la causa della "irragionevole efficacia della matematica nelle scienze della natura". E a chiedersi se il matematico sia un inventore o uno scopritore.
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