Con ogni acquisto su Bookdealer sostieni una libreria indipendente del territorio.
Editore: Marsilio
Reparto: Letteratura
ISBN: 9788829717149
Data di pubblicazione: 02/06/2023
Numero pagine: 162
Collana: Saggi
Perché i romanzi "parlano" più lingue, invece che un'unica lingua? Che sfide impone il multilinguismo letterario alla traduzione e all'idea di una letteratura nazionale? Lo straniamento linguistico, sebbene a volte censurato o dimenticato, ha sempre fatto parte della storia letteraria, e oggi più che mai in una dimensione di cosiddetta "World Literature". Molti scrittori dall'antichità fino al Novecento si sono non solo auto-tradotti, ma hanno reinventato, alternato e mescolato le proprie lingue madri, spinti dall'esilio, dalla discriminazione, dalle guerre, o anche solo dal viaggio intellettuale, attraversando i continenti, con esempi come quelli di Joyce o Nabokov, i quali hanno raggiunto, con la loro lingua inquieta, inaspettate latitudini globali. Questo saggio vuole offrire, grazie all'uso di metodologie aggiornate e comparando alcuni casi rilevanti tra le Americhe e l'Europa, una teoria di questi romanzi particolari e universali assieme, diabolicamente intraducibili e utopisticamente babelici. Una teoria per comprendere le zone di contatto e di traduzione delle culture contemporanee, le quali hanno smesso da tempo di parlare una sola lingua e di sventolare una sola bandiera, nelle megalopoli così come nelle frontiere.
Registrati gratuitamente e ottieni subito un codice sconto per il tuo primo acquisto.