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Editore: Carocci
Reparto: Filosofia occidentale moderna
ISBN: 9788829033614
Data di pubblicazione: 07/11/2025
Numero pagine: 296
Collana: Biblioteca di testi e studi
Con la formula "esse è percipi" il giovane Berkeley proponeva nel 1710 l'immaterialismo, ossia la teoria secondo cui esistono soltanto gli spiriti e le percezioni che ne abbiamo. Tra i contemporanei divenne noto non solo per questa concezione filosofica estrema, ma anche per il tentativo fallito di fondare un college nelle Bermuda al fine di diffondere il cristianesimo in America e poi, diventato vescovo, per gli scritti in cui presentava l'"acqua di catrame" come una medicina universale. Oggi Berkeley è un classico di riferimento della filosofia anglosassone: persiste infatti l'interesse per i temi epistemologici tratti dalle sue opere, sebbene rielaborati spesso in maniera astorica, accantonando la metafisica spiritualistica che caratterizzava all'origine la sua teoria della percezione. Il volume interpreta invece l'originale figura di Berkeley a partire dalla biografia e dalla trama di rapporti che egli intrattenne con l'establishment anglo-irlandese a cui apparteneva. Riportata nel suo tempo e nella sua vicenda biografi ca, la filosofia immaterialistica si rivela così soprattutto uno strumento apologetico per neutralizzare la scienza moderna e combattere le tendenze secolarizzanti dell'illuminismo che secondo il filosofo avevano corroso la società britannica.
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