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Nei primi decenni del nuovo secolo l'economia italiana ha continuato a caratterizzarsi per la bassa crescita e il relativo arretramento rispetto alle altre economie avanzate. Ciò è anche il risultato di alcune debolezze strutturali del sistema industriale italiano: la presenza dominante di microimprese, lo scarso peso delle grandi imprese, i crescenti divari territoriali, il ridotto impegno negli investimenti in ricerca e sviluppo, la limitata capacità innovativa delle imprese. Per molti studiosi questi elementi delineano un processo di declino strutturale che può essere arrestato o invertito attraverso incisive politiche industriali volte a modificare l'organizzazione e gli assetti di governance delle imprese e a indirizzare la specializzazione settoriale verso attività a più alto contenuto di tecnologia. Altri studiosi, invece, pur non sottovalutando i fattori di debolezza sopra richiamati, mettono in evidenza le ottime performance sui mercati internazionali conseguite da un robusto nucleo di medie imprese nei settori tipici del made in Italy, verso le quali andrebbe rivolta l'attenzione delle politiche industriali. I saggi contenuti in questo volume offrono analisi utili a comprendere l'evoluzione e le prospettive dell'industria italiana nei suoi diversi aspetti e a orientarsi nel dibattito sugli indirizzi e sugli strumenti della politica industriale.
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