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Editore: Carocci
Reparto: Geografia e storia
ISBN: 9788829017157
Data di pubblicazione: 11/11/2022
Numero pagine: 120
Collana: Biblioteca di testi e studi
Fino a tempi recenti in Occidente è prevalsa una concezione della storia e del tempo storico come una progressione unitaria e orientata al futuro. È quello che Reinhart Koselleck ha definito «concetto moderno di storia» e François Hartog «regime di storicità moderno». Un'idea che aveva preso forma verso la fine del XVIII secolo e che deve le sue origini all'affermazione dell'egemonia europea sul resto del mondo e all'avvio di quella trasformazione radicale del rapporto fra uomo e natura che chiamiamo Rivoluzione industriale. In questi ultimi decenni, la crisi dell'egemonia occidentale e i limiti evidenti di un modello di sviluppo fondato sullo sfruttamento di risorse non rinnovabili hanno contribuito a rimettere in discussione questa visione unitaria, progressiva e lineare della storia. Allo slancio verso il futuro sembra essere subentrato un surplace nel presente. Come mette in evidenza il volume, però, fin dalle sue origini quella visione, apparentemente egemone per quasi due secoli, appariva in realtà fragile e incerta. Già nei primi decenni dell'Ottocento, autori come Chateaubriand e Tocqueville avevano messo in evidenza come democrazia e individualismo dissolvano i legami fra le diverse dimensioni temporali - passato, presente e futuro - e sfocino inevitabilmente in una "tirannia del presente".
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