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Editore: Futura Editrice
Reparto: Letteratura italiana: critica
ISBN: 9788823016743
Data di pubblicazione: 09/05/2012
Numero pagine: 216
Collana: Carta bianca
"Prima dell'immensa mutazione che sta coinvolgendo il mondo, e dunque noi tutti, ce n'è stata un'altra attorno al 1960 che ha avuto in Italia effetti dirompenti e alla quale non eravamo affatto preparati, l'anno della Dolce vita: il boom, altrimenti detto miracolo economico. Era impossibile non accorgersi della trasformazione e tanti l'hanno narrata. Tra costoro: Pier Paolo Pasolini, che ne denunciò gli effetti, Luciano Bianciardi, che si lasciò andare all'alcol, e Lucio Mastronardi, che si uccise buttandosi nel Ticino. Mastronardi era il più fragile dei tre e il più impreparato a resistere. Ed è, a ben guardare, Mastronardi ad aver narrato meglio di ogni altro scrittore, nel 'Maestro di Vigevano', nel 'Calzolaio e nel Meridionale', gli sconvolgimenti del boom, la frenesia e la furia della corsa al denaro che travolsero quasi tutta la nostra società. Egli lo ha fatto re-inventando una lingua, negli anni di Meneghello, e parlando della provincia, di quella vasta e importante provincia padana, che fu forse la zona più fragile, succube e ricettiva della frenesia collettiva: dove tutto si fa moneta. Dobbiamo a De Gennaro il merito non solo di aver rimediato a un vuoto, a una dimenticanza o a una superficialità del giudizio critico recente, ma soprattutto di spingerci a rileggere Mastronardi considerandolo, come giusto, all'altezza dei maggiori scrittori del suo tempo, pur così ricco di grandi autori." (dalla prefazione di Goffredo Fofi).
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