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Editore: Quodlibet
Reparto: Urbanistica e arte del paesaggio
ISBN: 9788822908810
Data di pubblicazione: 26/10/2022
Numero pagine: 237
Collana: Diap print/Progetti
Nel 1871, oltre centocinquanta anni fa, Roma diveniva Capitale d'Italia. Questo testo riflette, alla distanza, sul ruolo delle istituzioni dello Stato in seno ai processi formativi della città, e sulle vicende e gli sviluppi del suo impianto urbano. La dislocazione della "macchina amministrativa" del Paese ha infatti interferito costantemente con l'assetto della città e ne ha condizionato il funzionamento e le distonie, fin dalla impostazione nel periodo postunitario. Il volume ripercorre i momenti salienti della sistemazione delle sedi istituzionali nel tessuto urbano e ricostruisce le loro relazioni con la struttura, gli spazi e gli indirizzi di sviluppo della città con questi interdipendenti. Esaminando le vicende urbane alla luce del palinsesto istituzionale, la ricerca analizza momenti non ancora indagati in profondità nella storia della Roma del Novecento, vista nella sua articolazione temporale di Capitale del Regno, del fascismo e della Repubblica. La storia della Capitale delle istituzioni è anche il racconto di piani irrealizzati, indirizzi di sviluppo e progetti interrotti - dal Piano Regolatore del 1931 all'Asse Attrezzato del 1962 - che hanno contribuito alla informe metropoli contemporanea. Dai fantasmi e dai lacerti di quei programmi nascono nuove opportunità per il progetto urbano e di rigenerazione, nuove visioni per la Capitale del futuro.
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