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Editore: Il Mulino
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788815234124
Data di pubblicazione: 12/01/2012
Numero pagine: 448
Collana: XX secolo
Nel 1876 Cesare Lombroso pubblica la prima edizione dell'"Uomo delinquente studiato in rapporto all'antropologia, alla medicina legale ed alle discipline carcerarie". Un testo dirompente, che sottolinea con marcata evidenza la diversità - anzitutto biologica - fra gli individui "normali" e quei devianti, primitivi e arretrati, che presentano fisionomie deformi, pelle tatuata, insensibilità al dolore fisico e morale, instabilità affettiva, scarsa tendenza al rimorso e un linguaggio e una cultura che riflettono il loro isolamento rispetto alla società civile. Connesso all'analisi delle cause biologiche e sociali della delinquenza, anche in forma di brigantaggio, mafia e camorra, è lo studio della "terapia" del delitto: con la passione dell'osservatore sul campo Lombroso propone, oltre a misure di possibile prevenzione sociale, un confronto del sistema carcerario italiano con altre esperienze europee e con il sistema americano, interrogandosi anche sullo strumento del manicomio criminale. Avviando in tal modo una serie di riflessioni spesso fraintese, e su temi in gran parte ancora irrisolti, che fanno deH'"Uomo delinquente" un'opera classica in senso calviniano: un'opera che esiste cioè anche nella memoria collettiva di chi non ha letto il testo ottocentesco. Con la prefazione di Dario Melossi, questo volume ripropone per intero l'"Uomo delinquente" del 1876 in una attenta edizione a cura di Lucia Rodler.
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