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Editore: Il Mulino
Reparto: Letteratura italiana: critica
ISBN: 9788815118462
Data di pubblicazione: 24/05/2007
Numero pagine: 281
Collana: Saggi
A partire dal folgorante esordio con "Il sentiero dei nidi di ragno" (1947) Italo Calvino è stato considerato per circa tre decenni uno scrittore brillante ma atipico, non rappresentalivo dei valori e delle tendenze del panorama letterario nazionale. Successivamente, negli anni che vanno da "Se una notte d'inverno un viaggiatore" (1979) alle "Lezioni americane" (1988), è stato promosso a grande classico della narrativa del secondo Novecento. E davvero nella sua opera sembrano condensarsi cmquant'anni della nostra cultura letteraria: dagli inizi all'insegna del "neorealismo" allo sperimentalismo degli anni Cinquanta, dal recupero della dimensione fiabesca e fantastica del decennio successivo al ritorno del romanzo fra gli anni Settanta e Ottanta, fino alle convergenze con la cultura cosiddetta postmodernista. Nell'arco di questa lunga esperienza, il dato centrale della sua attività di autore resta la molteplicità degli approcci, delle prospettive, delle sperimentazioni. In questo libro Mario Barenghi conduce un'attenta analisi non soltanto di alcuni momenti della produzione di Calvino più puramente letteraria, ma anche della sua attività di saggista, degli abbozzi, dei progetti interrotti e dei libri incompiuti, per individuare, all'interno di quella vocazione plurale e mutevole, le principali direttrici, i temi ricorrenti, le nervature: in una parola la sua "poetica".
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