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Questo volume propone per la prima volta al pubblico la tesi di laurea di Giovanni Falcone aiutandoci a conoscerlo meglio grazie a questo inedito punto di vista e al contributo di insigni studiosi e colleghi del magistrato simbolo della lotta alla mafia che rivoluzionò, in Italia e nel mondo, i metodi di indagine sulla potente organizzazione criminale. Falcone si laureò con lode presso l'Università di Palermo, nel giugno del 1961, con una tesi su "L'istruzione probatoria nel diritto amministrativo". Aveva appena compiuto 22 anni e il suo brillante percorso universitario si concludeva con un lavoro non in diritto penale, bensì in procedura amministrativa. Già da questa settantina di pagine, scritte con stile limpido e col rigore metodologico di chi ha proficuamente assimilato la materia giuridica, emergono alcuni tratti del futuro magistrato: la sua piena indipendenza di giudizio, che gli consente di sollevare critiche circostanziate e motivate ai maggiori maestri dell'epoca; la poliedricità e la completezza della sua formazione giuridica, approfondite poi attraverso i diversi incarichi assunti negli anni successivi, che risulteranno fondamentali per l'efficacia straordinaria del suo operato nel pool antimafia; quella vera e propria "cultura della solidità della prova", che avrebbe sempre accompagnato la sua attività di giudice consentendogli, nonostante la drammaticità dell'epoca, di rimanere saldamente ancorato a una prospettiva garantista e di distinguere i fatti dal giudizio morale su chi li ha compiuti.
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