Mattia Corvino e Firenze. Arte e umanesimo alla corte del re di Ungheria. Catalogo della mostra (Firenze, 10 ottobre 2013-6 gennaio 2014). Ediz. illustrata di Farbaky P. (cur.); Pócs D. (cur.) - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Mattia Corvino e Firenze. Arte e umanesimo alla corte del re di Ungheria. Catalogo della mostra (Firenze, 10 ottobre 2013-6 gennaio 2014). Ediz. illustrata

Mattia Corvino e Firenze. Arte e umanesimo alla corte del re di Ungheria. Catalogo della mostra (Firenze, 10 ottobre 2013-6 gennaio 2014). Ediz. illustrata

Editore: Giunti Editore

Reparto: Arti

ISBN: 9788809787506

Data di pubblicazione: 23/10/2013

Numero pagine: 360

Collana: Cataloghi mostre


38,00€
Esaurito

Sinossi

Catalogo della mostra: Firenze, Museo di San Marco, Biblioteca di Michelozzo, 10 ottobre 2013-6 gennaio 2014. Nel 2008 il Museo Storico di Budapest ha organizzato a Budapest una grande mostra per il 550° anniversario dell'inizio del regno di Mattia Corvino in Ungheria, che ha aperto, insieme ad altre esposizioni in diverse sedi museali di quella città, nuove e stimolanti prospettive di conoscenza sui rapporti intercorsi tra l'Ungheria e l'Italia già a partire dal Trecento e sulla diffusione dell'Umanesimo in terra ungherese. È nata così l'idea di realizzare a Firenze nel 2013, in cui si celebra l'anno ungherese in Italia, una mostra che sviluppasse il tema del rapporto privilegiato che re Mattia Corvino ebbe con Firenze, con i suoi artisti, i suoi miniatori e tutta la cerchia culturale che gravitava intorno a Lorenzo de' Medici. L'idea è diventata un progetto elaborato congiuntamente da studiosi ungheresi e fiorentini, quali Péter Farbaky, storico dell'arte e vicedirettore del Museo Storico di Budapest, Dániel Pócs, storico dell'arte dell'Istituto di Storia dell'Arte dell'Accademia della Scienza, Eniko Spekner storico e András Végh archeologo, entrambi del Museo Storico di Budapest e di Magnolia Scudieri e Lia Brunori, rispettivamente direttore e vicedirettore del Museo di San Marco, prescelto come sede della mostra. La scelta di San Marco non è casuale, dato il ruolo ricoperto nello sviluppo della cultura umanistica dalla Biblioteca domenicana.

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