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Editore: Mondadori
Reparto: Musica
ISBN: 9788804599272
Data di pubblicazione: 10/11/2009
Numero pagine: 223
Collana: Biblioteca dell'utopia
Quanta utopia si cela nella storia della musica? Difficile rispondere in termini soddisfacenti a un simile quesito: cercare tracce d'utopia nel fugace mondo delle armonie è come scavare le sabbie mobili per trovare l'oro. Ma una collana come questa non poteva ignorare la musica. A farci scoprire tracce d'utopia nel melodramma è Gaspare De Caro che, sulla scorta di un ampio saggio introduttivo, ci fa apprezzare modi e nodi del perseguimento dell'utopistico binomio arte-politica nella corte medicea, nonché il suo successivo affossamento nella corte gonzaghesca. Se l'Euridice di Rinuccini mira a dare nuova espressione al mito umanistico della poesia redentrice, evocando la resurrezione civile di Firenze nel ritorno di Euridice alla vita, da Mantova l'Orfeo di Striggio contesta gli allori fiorentini del melodramma ed esonera la poesia da ogni utopia liberatoria, degradandola a un mero ruolo consolatorio, poiché «nulla quaggiù diletta e dura». Questo libro tenta dunque una strada che origina dagli inizi del melodramma, proprio nei giorni in cui le idee utopistiche correvano con la stessa velocità del denaro. Come il lettore vedrà, una rilettura dei libretti di Rinuccini e di Striggio fa nascere una nuova interpretazione di quel miracolo che i manuali di storia della musica chiamano il "recitar cantando", con il quale nasceva un nuovo genere.
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