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Editore: Giuffrè
Reparto: Diritto
ISBN: 9788828842217
Data di pubblicazione: 12/04/2023
Numero pagine: XXVI-550
Con i recenti casi di cronaca, legati al regime del 41-bis e all'arresto del latitante Matteo Messina Denaro, si sono accesi i riflettori sulle politiche di contrasto alla mafia e sugli strumenti normativi messi in campo dal legislatore per contrastare la criminalità organizzata di tipo mafioso e il terrorismo di matrice politica. Dalle stragi di mafia del 1992 sono trascorsi trent'anni e, per quanto il tempo abbia affievolito l'emergenza stragista, la lotta alla criminalità organizzata rimane una delle priorità dello Stato. Dal d.l. n. 306/1992 sono susseguiti numerosi interventi legislativi che hanno introdotto il «doppio binario» di giustizia penale: da un modello «differenziato» di accertamento del fatto, con termini accelerati per le indagini e strumenti tecnologici di ricerca della prova, fino alla mitigazione dei principi cardine del contraddittorio. Esigenze investigative e collaborazione con la giustizia sono assolute protagoniste anche nella fase esecutiva della pena detentiva, con il «doppio binario» penitenziario e la norma simbolo dell'art. 4-bis, oggetto di recente riforma con il d.l.n. 162/2022. La metafora del «doppio binario» investe altresì il sistema delle misure di prevenzione personali e patrimoniali (con il c.d. «Codice antimafia»,d.lgs. n. 159/2011 e successive modifiche). Solo un attento studio del professionista può consentire un'equilibrata applicazione del sistema «differenziato» di giustizia penale nel rispetto del bilanciamento tra le esigenze di sicurezza ei diritti fondamentali dell'individuo.
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